Programmazione e controllo negli Enti Locali: la sfida della Riforma Brunetta
Andrea Garlatti concentra il suo intervento sulle implicazioni della Riforma Brunetta sulle regioni e gli enti locali.
Non è la prima volta che una norma inserisce innovazioni nell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, ma questo ultimo intervento ha introdotto alcune novità che sebbene generalmente accettate, sono di difficile introduzione all’interno delle PA per una serie di ragioni: fattori culturali, diversità di criteri decisionali e infine l’adeguatezza dei sistemi di supporto.
L’intervento di Garlatti si concentra su questo ultimo dettaglio. Il punto di debolezza dei nostri sistemi è proprio l’adeguatezza dei sistemi di supporto. Si apre così una vera e propria lezione di management che illustra il concetto di programmazione e controllo declinato all’interno dell’amministrazione pubblica.
Il centro di tutta la Riforma Brunetta è fare in modo che la dirigenza pubblica cresca ed utilizzi prassi di misurazione e controllo, ma il vero problema è il carattere eterogeneo della pubblica amministrazione che determina la necessità di stabilire standard di qualità minimi su cui “tarare” l’organizzazione.
Allegati
Nello stesso convegno Vai al programma
- Lo scenario della Riforma Bruentta a due anni dalla pubblicazione
- Programmazione e controllo negli Enti Locali: la sfida della Riforma Brunettaa cura di Andrea Garlatti (Assessore regionale alla funzione pubblica - Regione Friuli Venezia Giulia)
- La Riforma Brunetta dal 2009 ad oggi
- Creare consenso tra i lavoratori: la Riforma Brunetta e le risorse umanea cura di Maria Angela Danzì (Segretario e Direttore Generale - Comune di Genova)
- L'INPS di fronte alla sfida dell'innovazione della Riforma Brunettaa cura di Mauro Nori (Direttore Generale - INPS)
- Riforma Brunetta e pari opportunità: l'espienza della Regione Lazioa cura di Isabella Rauti (Consigliere regionale nel Lazio e Consulente del Ministro per le Pari Opportunità)